sabato 27 dicembre 2008

Lavoro - Nuova direttiva Ue deroga al tetto delle 48 ore


Lussemburgo, intesa dei ministri dei 27 sull'orario settimanale

Su richiesta del lavoratore si può arrivare fino a 60 ore (65 per contratti a chiamata)

Soddisfatto il commissario agli Affari Sociali Spidla: "Ora tocca al Parlamento"


LUSSEMBURGO - Se il lavoratore lo vorrà, potrà lavorare più di 48 ore a settimana. Infatti i ministri del Lavoro Ue, riuniti in Lussemburgo, hanno raggiunto un accordo che permette una deroga al tetto delle 48 ore, che rimane comunque il limite massimo. Nel caso in cui il lavoratore decida di optare per l'allungamento dell'orario, non potrà comunque superare le 60 ore settimanali, o le 65 nel caso dei contratti di lavoro a chiamata che prevedono anche un tempo 'inattivo'.

Il limite delle 48 ore si applica, secondo la nuova direttiva, ai lavoratori impiegati per più di 10 settimane. I ministri dei 27 hanno inoltre stabilito parità di trattamento per i lavoratori temporanei e quelli a tempo indeterminato per quanto riguarda la retribuzione, il congedo e la maternità.

Al momento del voto, cinque paesi - Spagna, Belgio, Grecia, Ungheria, Grecia e Cipro - si sono astenuti, confidando in modifiche da parte del Parlamento europeo. Soddisfatta invece la Commissione europea. "Abbiamo creato maggiore sicurezza e migliori condizioni per i lavoratori, pur mantenendo la flessibilità di cui l'industria ha bisogno e che i lavoratori vogliono per conciliare vita familiare e lavorativa", ha detto il commissario Ue agli Affari sociali Vladimir Spidla.

Soddisfatta anche il sottosegretario al Lavoro Francesca Martini: "Abbiamo espresso il nostro decisivo voto favorevole che ha permesso il raggiungimento della maggioranza qualificata", sottolinea. Adesso la parola passa all'Europarlamento: "Spero sinceramente che questo accordo solido troverà una maggioranza nella plenaria", auspica Spidla.

fonte: http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/economia/lavoro-orario/lavoro-orario/lavoro-orario.html

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