giovedì 19 agosto 2010

Gli arabi sono usciti dalla storia - Intervista a Iskandar Habash

17/02/2009

Intervista a Iskandar Habash, giornalista e scrittore, sul ruolo dell'intellettuale nel mondo arabo

Iskandar Habash è scrittore, professore di filosofia e giornalista per le pagine del quotidiano libanese as-Safir. Ha scritto diversi saggi e raccolte di poesia. Di origine palestinese, è nato a Beirut, dove vive tuttora.

iskandar habashNella crisi attuale che attraversa il Medio Oriente e il mondo arabo in generale dove è l'intellettuale? E quale è il suo ruolo in queste società?

L'intellettuale arabo non può avere un ruolo nelle società arabe oggi perché è messo a margine sia dai regimi sia dall'affermazione sempre più forte dei partiti religiosi. Negli anni 1950-1960 si che l'intellettuale aveva un ruolo, poi ha fallito per varie ragioni. Una è che le società arabe non hanno saputo adattarsi alla modernità. Un'altra causa, da non dimenticare, è che la rivoluzione islamica in Iran nel 1979 ha influito e indebolito molto i pochi intellettuali progressisti che ancora esistevano nel mondo arabo. I partiti religiosi hanno cominciato così ad affermarsi a spese dei partiti laici. In Libano è successo con l'affermazione di Hezbollah nei primi anni Ottanta. Dopo la decolonizzazione dei paesi arabi, gli intellettuali hanno avuto un grande ruolo, ma poi tutti i regimi arabi si sono trasformati in regimi militari o dittatoriali. Questi regimi non vogliono un sistema laico e progressista, preferiscono un sistema religioso anche estremista ma che possono controllare. Quale è il ruolo dell'intellettuale oggi? L'intellettuale scrive, ma non viene ascoltato. Le sue idee non circolano nella società.

Quanta influenza ha oggi la voce dell'intellettuale nel mondo arabo e in Libano in particolare?

Non hanno nessuna influenza. Sono i partiti religiosi che riescono a far scendere nelle strade milioni di persone, non un intellettuale. Poi appena un intellettuale comincia ad avere una certa influenza allora viene ucciso o messo in prigione. Quanti giornalisti sono stati uccisi in Libano tra il 2005-2006?

Quale è il rapporto tra l'intellettuale libanese e il sistema confessionale?

Abbiamo due tipi di intellettuali: c'è chi rifiuta il confessionalismo e resta dunque escluso dalla società, e c'è invece chi accetta e entra a far parte di questo sistema.

i funerali di samir kassir, giornalista libanese ucciso in un attentatoLa condizione araba attuale potrebbe essere il risultato di una reazione sbagliata all'irruzione della modernità in questo mondo?

Certo. Bisognerebbe come prima cosa 'modernizzare' questa società. Oggi nel mondo arabo ci sono moltissime persone analfabete. La società è molto indietro bisogna ammetterlo. E tutto questo indietreggiamento, questo takhalof, viene mascherato con cose futili e superficiali. L'unica idea condivisa da tutti è quella religiosa.

Crede che nel mondo arabo si legga abbastanza?

La società araba non legge e se vuoi qui c'è un paradosso. L'Islam dice: Iqra, leggi. I libri più venduti sono quelli di cucina, oroscopi e bellezza. Un romanzo vende 2mila copie in dieci anni. Immagina! Poi internet, al posto di essere un modo per veicolare la cultura, ha invece allontanato la gente dalla lettura. E poi la gente, se si interessa alla letteratura, si interessa a quella sacra.

Intellettuali come forze civili opposte ai governanti?

Non può costituire una forza civile. Alcuni fondatori di partiti importanti nel mondo arabo sono stati degli intellettuali come Michel Aflaq per il Ba'ath, trasformatosi poi in una dittatura, o Antoun Sa'adeh per il Partito nazional-socialista siriano, che ha fallito.

Cosa ne è della nahda, la rinascita letteraria araba?

Il problema è che la nahda non ha saputo oltrepassare l'idea di Dio. Dio non si può discutere. L'Islam ha bisogno di riforme. Vedi ad esempio il fatto che l'arabo è la lingua del Corano un testo rivelato da Dio non si può discutere sulla riforma della lingua. La lingua letteraria si è evoluta pochissimo Il dialetto, quello si, che si è evoluto. Ci vogliono circa dieci anni per creare un neologismo nella lingua araba.

E il futuro della società araba come lo vede?

Male, sono molto pessimista. Gli arabi sono usciti dalla storia. L'Europa produce e noi consumiamo. Questa società non può continuare cosi. Una rivoluzione sociale? La vedo difficile. La gente che si ribella lo fa arruolandosi nelle milizie dei vari partiti religiosi. Bisogna risolvere il problema della Palestina, questo è il grande problema del mondo arabo. Guarda, tutti i leader nei loro discorsi usano la causa palestinese per legittimarsi tra la gente, se il problema palestinese fosse risolto forse i vari regimi potrebbero cominciare a perdere la loro legittimità. Ma purtroppo attualmente non vedo nessuna soluzione!

Erminia Calabrese

Peacerepoerter - http://it.peacereporter.net/articolo/14282/Gli+arabi+sono+usciti+dalla+storia

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